Gli Argonauti


Presentazione al primo volume, Giugno 1979

La rivista Gli argonauti è nata dalla ricerca solidale di un gruppo di psicoanalisti che si riuniscono da anni mensilmente e che scambiano fra di loro, in un'atmosfera amichevole, punti di vista teorici e clinici.
    La clinica è stata il punto di partenza delle riflessioni del gruppo, a partire da testi elaborati di volta in volta da ciascuno. Più recentemente questo lavoro di gruppo si è ulteriormente trasformato e arricchito.
    Le riunioni scientifiche ora sono anche impostate su temi d'interesse più ampio, che investono l'area del sociale. Più specificamente: questi temi, dal punto di vista implicito, soggettivo, sono la manifestazione stessa del funzionamento del gruppo, che tiene d'occhio e favorisce il libero gioco tra la creatività individuale e il gusto della circolarità insiemistica. Dal punto di vista esplicito e oggettivo, essi colgono la costante relazione: individuo-società. Le riunioni hanno la forma del dibattito, per così dire, a ruota libera, forma che tiene presente i principi su cui si basa un sano e armonico funzionamento di gruppo.
    D 'altro canto, per evitare spontaneismo e improvvisazione, ogni dibattito viene animato dalla lettura di brevi riflessioni introduttive preparate da alcuni membri del gruppo. Si tiene conto, ancora una volta, della relazione dialettica fondamentale: individuo-società, relazione dialettica che dovrebbe essere sempre presente nella mente degli uomini di cultura più responsabili della nostra epoca, sì da sensibilizzare, in modo costruttivo e melodico, la mentalità troppo pragmatica, troppo coinvolta nel profano, troppo impegnata, dei politici e dei governanti. Quando si favorisce, unilateralmente e in modo eccedente, l'uno dei termini del rapporto dialettico, si rischia di frantumare e la coscienza e il coraggio civile, e di dissolvere la solidarietà umana, emblematica e costitutiva di un vero popolo. In ogni caso, si apre la via per l'avvento del dispotismo di un autocrate o di una cricca di demoni.
    La rivista vuole inoltre rappresentare, per la sua forma e la sua struttura, un momento di apertura della tematica psicoanalitica in senso stretto a persone a vario titolo interessate al campo psicoanalitico. Non si tratta di favorire ibridazioni abusive, né di tentare sterili operazioni interdisciplinari, ma di stimolare un dibattito critico e libero sull'incidenza della psicoanalisi su tutto un insieme di esperienze sociali, evitando di assumere funzioni pedagogiche o toni esoterico-accademici ed elitari.
    Nella duplice dizione del titolo: Gli argonauti e Psicoanalisi e società si vuol suggerire la semantica simbolica e l'orizzonte mitico a cui si ispirano i suoi ideatori, la tensione di ricerca ideale (ma non idealizzante) che anima il gruppo e l'immediatezza empatica e la circolarità emotiva, proprie del lavoro collettivo.
    La rivista è inizialmente strutturata in varie rubriche: «Saggi» e «Labirinto» comprendono scritti di impegno teorico e di diversa ampiezza. «Esperienze» include contributi di riflessione su vari contesti (istituzionali, clinici, psicoterapeutici, nella scuola, etc.). Ne «La stanza dei bambini» troveranno posto scritti riguardanti l'infanzia. «La via nella selva» conterrà aforismi e brevi scritti di Davide Lopez. In «Pentatlon» appariranno contributi polemici o improntati a fantasia e umorismo. Infine «Letture» proporrà brevi saggi critici e recensioni su testi apparsi recentemente, o riletture di importanti opere del passato.
 


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